Il mare è l’elemento comune ai racconti che compongono questo libro: invoca ricordi d’infanzia e storie immaginarie ambientate in tre città bagnate di azzurro (Trieste, Terracina e Barcellona). Protagonista è sempre quel senso del fantastico accompagnato da sentimenti contrastanti – la solitudine, la serenità, la sensazione di perdita – che solo l’odore della salsedine è capace di suscitare in chi, anche se lontano, ha sempre il mare negli occhi.
Rassegna stampa
“Ma che cos’è un cacciatore di fari? Tutto assume una dimensione più simbolica, perché di pagina in pagina assistiamo alla perdita dell’infanzia, all’entrata nel più smaliziato mondo adulto, anche se per cer-ti aspetti la nostra protagonista continua a credere che i fari si possano cacciare, tenendosi stretta l’infanzia anche in età matura.”
Il Piccolo, Mary B. Tolusso
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