Il camerunense Kamsu torna ad affrontare l’argomento dell’integrazione razziale nel nostro paese attraverso due vicende parallele che si toccano solo per un attimo, il tempo necessario a passarsi il testimone della narrazione e a farci riflettere su quali siano i veri sentimenti degli stranieri che crediamo integrati nel nostro modo di vivere.
Un medico africano deve affrontare una crisi coniugale con la moglie italiana. Il suo lavoro lo assorbe troppo e la consorte lo accusa di dedicarsi troppo alla professione nel tentativo di dimostrarsi capace quanto e più dei colleghi bianchi, in quanto afflitto da un latente sentimento di inferiorità nonostante l’esibito orgoglio razziale.
Una giovane africana che è stata attirata in Italia con l’illusione di un matrimonio felice e di un lavoro per ritrovarsi invece obbligata a prostituirsi, riesce a fuggire dal suo marito-aguzzino. Per farlo deve però calarsi nel nuovo mestiere di badante e assistere un anziano come tante altre extracomunitarie. Quella che sembrerebbe un’opportunità di riscatto viene però vissuta dalla giovane come una nuova schiavitù.
Giliola Chisté © (Foto di copertina)
