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Il mondo non è stato più lo stesso

copertina

Il mondo non è stato più lo stesso

Quel che è stato e quel che resta dei tumultuosi anni '70
Autore: Giuseppe Mate
Pubblicato nel 2024
Pagine 226
ISBN 9791254677018
€ 20

 

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Il Libro

Lo storico Miguel Gotor ci racconta gli anni ’70 come “il decennio più lungo del secolo breve”: inizia nel 1966 con gli «angeli del fango», accorsi a Firenze invasa dalla furia dell’Arno, e finisce nel 1982, con il trionfo inaspettato dell’Italia ai mondiali di calcio spagnoli. Chi ha vissuto quei tempi nel pieno della sua adolescenza non ha potuto sottrarsi alla turbolenza delle trasformazioni che si rincorrono. Era difficile passare indenni senza farsi toccare profondamente da grandi speranze, esagerati estremismi, feconda generosità della storia.
Se l’Italia rimane ancora “un paese mancato” molto lo dobbiamo al fatto che, in quel contrastato decennio, non si sia realizzato quanto veniva promesso e, a torto o a ragione, lo si è voluto archiviare troppo in fretta. Ma così ci siamo lasciati alle spalle troppi problemi irrisolti, ormai storici, che si ripresentano cronicamente ancora oggi in forme simili, appena camuffati sotto mentite spoglie. In quegli anni abbiamo già visto tutto. Alla generazione ’70, che non vuole rassegnarsi alle occasioni mancate e ridursi come il paese in cui ha vissuto gli anni cruciali della sua formazione, tocca raccontare quei tempi, senza reticenze o troppe nostalgie. Ogni generazione, che di solito cambia ogni 15/20 anni, lo deve a se stessa e ancor di più alle generazioni che vengono dopo. In altre parole: nessuno deve sottrarsi alla misteriosa e straordinaria legge umana che tutto si fa per generare ed essere generati.
Allora andiamo a capire quel che è stato e quel che resta dei tumultuosi anni ’70. Non serve fare cronaca né ripassare la storia ‒ fior di studiosi in questo campo l’hanno fatto per noi ‒ ma ripercorrere luoghi, eventi, umori, rivoluzioni, oggetti e simboli, persone e personaggi, nel vortice dei tempi e nella memoria di un ex ragazzo della “meglio gioventù”.