«Ci sono poche cose pericolose quanto un uomo dalla mente instabile le cui viscere sono state bruciate dal fuoco di un amore malato. E da qui prende avvio questa storia che è come un viaggio in treno, in cui i viaggiatori si susseguono, e muta il panorama fuori dai finestrini.»
È la calda estate del 1970 e qualcosa sta per accadere nella tranquilla città di H. Nel corso di una giornata come tante, prende il via una serie inarrestabile di eventi e uno strano intreccio di destini. Tutto ha inizio con l’incontro tra Marcus, un giovane musicista, e Megan, una creatura bizzarra, dalla voce bellissima e ammaliatrice. Un brutale atto di violenza separa presto le loro vite, facendole incrociare con quelle di altri protagonisti della storia. Si snodano così, tra le altre, le vicende di don Bartolomé Blanco, il parroco della comunità cattolica cittadina; quelle di Freddie, il fratello di Megan, un ragazzo dalle abitudini pericolose e con un conto in sospeso con l’aldilà; quelle di Juris, un misterioso uomo con un solo occhio. In una spirale di avvenimenti drammatici si affaccia, come un raggio di sole che buca una coltre di nubi, la storia d’amore di Tomasz e Marta, che affonda le sue radici in un periodo cruciale della storia umana e nasce dalla promessa mantenuta di una lettera. Ogni personaggio di questo romanzo nasconde un segreto, su tutti incombe un destino collettivo. Seguendo una linea narrativa che lega passato e presente, il racconto si allontana dalla città di H. per trasferirsi tra i suggestivi scorci di Riga, capitale della Lettonia, poi in Polonia e in una non meglio specificata località montana. Tutto però torna infine in quel microcosmo iniziale, sorta di centro ideale del mondo, per trovarvi l’inevitabile compimento.
Vincitore del Concorso Letterario “Un mare di libri” 2020