L’opera dimenticata del grande scrittore americano. Mentre altri autori suoi contemporanei si limitavano a cantare ciecamente le glorie dell’impero Britannico, allora giunto al suo massimo fulgore, London, travestitosi da marinaio, nel 1902 si addentrò nell’East End della capitale britannica e si calò completamente nella più disastrata delle realtà sociali: dormì nelle baracche, frequentò prostitute, poveri, ogni genere di umanità rifiutato dalla città “alta”.
Un capolavoro letterario e un vero e proprio trattato sociologico.
Rassegna stampa
“East End londinese, 1904: il grande scrittore americano Jack London, come un antropologo urbano di oggi, si traveste da marinaio e s’immerge nel popolo del sottosuolo, tra prostitute, miserabili e delinquenti. Ne esce uno splendido, reportage narrativo, ora riproposto. Perché lo fa? L’autore de ‘Il richiamo della foresta’ vuole «vedere le cose di persona». Rivolgiamo l’invito a scrittori contemporanei…”
Filippo La Porta, XL – La Repubblica
“London osserva e predice la fine dell’Impero del sangue.”
Giampiero Cinque – Il Giornale di Sicilia
“Che questo libro fosse indisponibile per il pubblico italiano da qualche decennio la dice lunga sullo stato della nostra editoria, che predilige una roba qualsiasi, purché con i crismi della novità, piuttosto che il setaccio del passato alla ricerca di cose di valore. Perciò, onore alla Robin Edizioni.”
Ciro Bertini – Bazarweb