Il tempio devastato è l’università italiana, la cui decadenza nel corso degli ultimi decenni appare inarrestabile. La trattazione scorre lungo due binari paralleli: i problemi dell’università italiana nel suo complesso e le esperienze vissute in prima persona da chi scrive, in modo da arricchire di dettagli il quadro d’insieme. L’ analisi si sviluppa in otto capitoli, sette dei quali sono dedicati ad altrettanti argomenti, centrali per descrivere le criticità dell’università italiana: i professori universitari, il concetto di democrazia nell’università, la burocrazia, i criteri di valutazione dei docenti, il ruolo attribuito alla trasmissione del sapere, i finanziamenti, gli studenti.
L’ ottavo capitolo (Una giornata particolare) non analizza alcuna tematica specifica ma sintetizza, nella cronaca di una giornata drammatica (la cerimonia funebre del professore che fu maestro dell’autore), la decadenza dell’università italiana, anche alla luce della crisi morale del Paese in cui essa è inserita.
In un contesto generale in cui l’apparenza ha preso il sopravvento sulla sostanza, sono le iniziative individuali – riconducibili alla componente più virtuosa dei docenti, del personale non docente e dei precari – a tenere in piedi la nostra università.