Alcuni autori stranieri ottocenteschi, seguendo le parole della Divina Commedia, si sono spinti in Italia sulle orme di Dante Alighieri, fornendo spunti per una nuova interpretazione dell’opera e descrivendo alcune delle località evocate nel Poema.
Itinerari e città vengono ricostruiti e illustrati lungo le pagine di questi viaggiatori, proponendo spesso un raffronto diretto con i personaggi di cui parla il Poeta o rappresentati in qualche affresco o scultura.
Il libro riproduce inoltre le carte geografiche d’Italia sulle quali gli autori hanno indicato i luoghi citati da Dante nella Commedia.
Un capitolo iconografico è dedicato infine a disegni, incisioni e acquerelli che illustrano la zona casentinese, dove le orme di Dante sono più evidenti e numerose.
Rassegna stampa
“Viaggi d’avventura e di scoperta, viaggi di ricerca scientifica. Nell’800 è già tempo di viaggi per turismo. Morte del viaggiatore? No, solo inizio di un nuovo modo di viaggiare, non più solo nello spazio ma anche nel tempo…”
Roberto Duiz, ttl – La Stampa
“Dante percorse in lungo e in largo il Casentino. Certo si dissetò a quelle acque. Ne sentiamo la delicata frescura nelle sue parole. La vollero assaporare i viaggiatori inglesi dell’Ottocento, che s’inerpicavano per le precarie barocciabili casentinesi, con in una mano una copia della Divina Commedia… E questo ci porta al bel saggio di Raffaella Cavalieri, Il viaggio dantesco…”
Ezio Savino, Il Giornale
“… l’autrice del saggio ripercorre le tappe di questo cammino attraverso lughe citazioni dai testi e anche immagini tratte da acqueforti, schizzi a matita e stampe.”
Monica Bardi, L’Indice dei Libri del mese
“Raffaella Cavalieri ci offre un resoconto delle sorti dantesche in tempi di illuminismo imperante, prima di mostrarci il suo nuovo splendore nel diciannovesimo secolo quando alcuni viaggiatori d’eccezione hanno dedicato particolare attenzione alla geografia della Commedia.”
Bianca Garavelli, Letture – Famiglia Cristiana