Come spesso accade a coloro che fanno dono di se stessi con grande generosità e senza nulla chiedere in cambio, anche ai piedi, fondamento e base dei primati dell’uomo, è accaduto e accade tuttora di venire per lo più dimenticati, a favore di altre parti del corpo, certo più appariscenti, ma forse non altrettanto essenziali. A quest’imperdonabile scortesia si propone di porre un sia pur tardivo rimedio questo volumetto, che potrebbe dirsi un vero e proprio elogio del piede, se non fosse che è anche un elogio dell’ingegno dei cento e più autori che a questa umile ma influente estremità hanno dato dignità letteraria.