Due storie in cui le realtà si moltiplicano e si sovvertono lasciando intravedere il vuoto e l’insignificanza che c’è oltre la superfice ammaliate e dorata delle cose del mondo. A metà strada tra la fiaba, l’allegoria e il racconto fantastico, due cartografi disegnano inesorabilmente le mappe di mondi e territori possibili e non, seguendo strane teorie di “fantacartografia”.
Giliola Chisté © (Foto di copertina)