“Protezione, barriere, tutto contro gli altri. Ora sono gli altri a usarle contro di noi. Alla frontiera, fra qualche ora, ci chiederanno il passaporto, guarderanno con attenzione il nostro permesso e saremo nelle loro mani, al loro capriccio.”
Maria, ex insegnante licenziata per esubero con due figli adolescenti, è costretta a lasciare un’Italia che, a seguito del tracollo economico, si trova ora nelle stesse condizioni dei paesi dell’est. Va a Bucarest per lavorare come badante, in una casa borghese di nuovi ricchi: deve assistere un anziano bloccato a letto. Un po’ alla volta tra i due si instaura un rapporto particolare.
La badante di Bucarest è una storia di riposizionamento sociale e psicologico, in cui la protagonista riflette sugli inganni culturali della società, sulla colpa, sul rapporto con il marito e i figli, sul nuovo classismo o razzismo dei romeni, dove non mancano situazioni e pensieri intrisi di amara ironia.
Rassegna stampa
“Via il lavoro, via le illusioni d’amore giovanili. Perduto l’amore, perché tenere insieme una famiglia? La soluzione non è univoca, né scontata ed è anche questo che rende interessante La badante di Bucarest.”
Rossella Dettori – Indigo Mag
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