“Si può perdonare solo quando si conosce appieno quanto è accaduto, complicità e colpe. Ma si può perdonare anche chi non è pronto a chiedere perdono?”
Julia è una delle donne dei puzzle. Le chiamano così. Sono loro che, ogni giorno, ricostruiscono i frammenti dei documenti che gli uomini della Stasi, la polizia segreta della Germania orientale, non riuscirono a distruggere nei giorni del tripudio della caduta del Muro di Berlino. Come in un gigantesco puzzle, quelle strisce riportano alla luce migliaia di vite spiate e tradite, verità scomode, che qualcuno vuole tenere seppellite per sempre. Proprio a causa del suo lavoro, Julia sarà coinvolta nelle indagini del tenente Birke, intento a ricostruire il profilo di quattro vittime che, apparentemente, non hanno nulla in comune. In nome della riconciliazione tra le due Germanie il governo federale tedesco si prepara ad attuare una politica di amnistia nei confronti di chi ha collaborato con la Stasi. Ma questo sarà accettato anche da coloro che hanno sempre combattuto per la verità e la giustizia?
Rassegna stampa
“Durante la lettura le indagini prendono sempre più svolte, uno dopo l’altra accadono sempre più colpi di scena sino alla fine. Finale che ho letto tutto d’un fiato, che non mi aspettavo per niente e che ho apprezzato tantissimo. Un bellissimo giallo molto interessante sia culturalmente che sul fattore di indagini.”
Teloconsigliose
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