Disponibile anche in ebook
“Questa storia è la prova che le cose cambiano in superficie, ma nel profondo le passioni ancora covano, urlano nel buio, poi esplodono, come se gli anni non fossero trascorsi; c’è una ferita del tempo che nulla può rimarginare.”
Un delitto efferato di tanti anni prima. Tutto comincia così: da una storia che si riteneva chiara in ogni dettaglio, ma non lo era. Un episodio che ha scavato in silenzio nel profondo e ora riemerge con violenza, sconvolgendo ogni certezza. Tocca ai commissari Matarazzo e Melillo, che aveva curato la prima indagine, tessere i fili che collegano il passato al presente, dentro un vortice inquinato che lascia sul terreno il cadavere di un potente consigliere comunale. Una furia che attraversa anche le vite delle persone più care: Licia, l’amore perduto di Matarazzo; Bianca, la bella e fragile ispettrice che lavora al suo fianco; Albarosa, una giovanile passione di Melillo. Qual è il legame tra storie così lontane? Tra la pioggia e la neve che tormentano un inquieto dicembre avellinese i nostri commissari, mettendo se stessi in gioco, scioglieranno tutti i nodi, ma i segni delle ferite resteranno a lungo nell’anima dei personaggi.
Rassegna stampa
«L’Avellino che Franco Festa racconta nel ‘La ferita del tempo’, il suo ultimo romanzo, è un luogo dove il tempo non trova pace. È la città in cui “tutto torna, ogni cosa fa il suo giro e si ripresenta quasi a chiedere il conto” perché “le cose cambiano in superfice, ma nel profondo le passioni ancora covano, urlano nel buio, poi esplodono, come se gli anni non fossero trascorsi; c’è una ferita del tempo che nulla può rimarginare”.»
Il Mattino di Napoli, recensione di Generoso Picone, 08/07/2020
“Quarantaquattro anni è un tempo infinito. Inafferrabile per chi resta fermo sul posto. Senza ripensare al passato per immaginare il futuro. Lo sa bene Franco Festa, avellinese del ‘46, insegnante, dirigente scolastico, giornalista e indagatore sociale, ma soprattutto fine narratore di vizi e virtù di uomini e donne che con “La ferita del tempo” torna nelle librerie d’Italia per la seconda avventura letteraria con la torinese Robin Edizioni, giovane (relativamente) ma affermatissima casa editrice che dal 1998 ha preso il mare al posto della Biblioteca del Vascello, ereditandone parte del catalogo e alcune intuizioni fatte proprie da Carola e Claudio Messina.”
Sito orticalab.it
Leggi tutta la recensione
“Parlarne in termini di giallo o noir poliziesco sarebbe in ogni caso riduttivo: si avverte fin dalle prime pagine che lo scrittore mira a un disvelamento doloroso e salvifico della realtà andando oltre la vicenda investigativa.”
Corriere della Sera – Napoli, Vincenza Alfano, 12/11/2020
“Ancora una volta al centro della narrativa di Franco Festa, Avellino, la sua città odiosamata, tra sofferenza e gioia, fonte inesauribile di ispirazione!”
Mimì (Quotidiano del Sud), Gaetana Aufiero, 24/01/2021
“La vena noir di Festa è tutt’uno con la passione per i luoghi in cui i fatti si svolgono.”
Avvenire, Angelo Picariello, 11/03/2021