«Di fronte alla realtà dei fatti alla fine ci dobbiamo tutti arrendere, ma questo non impedisce di andare oltre con l’intelligenza. L’intelligenza dell’uomo, quella no, la materia non ce la può arrestare».
La mela, un frutto utilizzato in parecchie storie, da Adamo ed Eva a Biancaneve, ispira questo saggio di divulgazione scientifica. Un episodio banale, una mela che cade dritta sulla testa di Isaac Newton, dà inizio a una serie di riflessioni che portano alla scoperta della gravitazione e, a cascata, delle altre leggi naturali. Allo stesso modo, “La mela di Newton” prende spunto da episodi di vita quotidiana, come la preparazione di un buon caffè o la salatura dell’acqua per la pasta, per mostrare che, dietro le banali apparenze, ci sono in realtà tanti fenomeni di fisica e di chimica quotidiana interessanti. I principi e le implicazioni vengono esposti e meditati con umorismo e rigore scientifico. Il testo, quindi, avvicina i lettori più restii ai temi di carattere scientifico e trova i pretesti per arrivare a speculare sulle leggi ultime del creato, dallo scorrere inesorabile del tempo alla possibilità di poterci muovere e condurre una vita.