La Penultima Randagia non sono “poesie”, sono angosce, mal di vivere, tormenti.
Versi che cercano l’estremo per sottrarsi al senso del vuoto.
La solitudine sempre presente rivela un sentimento di perdita, un immenso abisso, ma anche la consapevolezza di essere orgogliosamente la Penultima Randagia per scelta.