Le indagini di Gilberto Salentini
Luogo del delitto: Torino
«…un viso scavato, immobile come la pietra, e occhi senz’anima. Si chiamava Genco Salino e piazzarlo alle costole di qualcuno significava prenotargli una messa da requiem.»
Il cadavere di una donna giace nei boschi di Stupinigi in una nebbiosa notte d’inverno. La vittima è Estelle Liberge: una ragazza di Haiti. Punto di partenza delle indagini è la vita segreta di una certa Torino, alla quale un racket fornisce esseri umani destinati allo sfogo di istinti perversi. Le vittime non subiscono il solo degrado morale e fisico: ciò che le attende è un destino infinitamente più macabro e crudele, stabilito da una potente organizzazione internazionale. Ma Torino è una città dove la magia bianca intreccia quella nera. Estelle Liberge era una mambo e per lei si muovono i potenti spiriti Voodoo, accompagnando Salentini nel corso delle indagini.