Nathanael West definì questo suo romanzo d’esordio “una protesta contro la scrittura”. Balso Snell, il giovane protagonista, entra nel ventre del cavallo di Troia passando per “l’orifizio posteriore del canale digestivo”. Dal sedere, insomma. Il suo viaggio a ritroso nel ventre del cavallo lo fa incappare in svariati personaggi che hanno in comune un terribile vizio: scrivere. Ma come è giusto che sia, le loro pagine si stanno inesorabilmente avviando verso un comune destino: quello di escrementi. Beffardo e irriverente, con questo libro West si liberò di un ingombrante passato letterario dimostrando la grande voglia di rinnovamento e sovvertimento dei vecchi valori che animava l’America di quegli anni. Lo conferma Beano Walsh, l’artista che si finge pazzo per nascondere la sua vera follia, protagonista di uno dei racconti – qui tradotti per la prima volta in italiano – che completano l’edizione.
Un apparato critico e un saggio sulla carriera di West come sceneggiatore a Hollywood rendono ulteriormente omaggio a questo originale autore.
Indice dei testi:
Attraverso lo sterco
La vita in sogno di Balso Snell
L’impostore
L’avventuriero
Il ragazzo della Western Union
Notte tibetana
Il signor Potts di Pottstown
Un questione di affari
Tre eschimesi
Bruciate le città
Nathanael West (1903-1940), scrittore americano noto soprattutto per il romanzo Il giorno della locusta, ha raccontato con feroce e dissacrante ironia l’America della Grande Depressione. È inoltre autore dei romanzi La vita in sogno di Balso Snell, Un milione tondo tondo e Signorina Cuorinfranti. Oltre che romanziere è stato sceneggiatore per l’industria cinematografica di Hollywood.
A cura di Sergio Calderale
Traduzione di Cecilia Martini
Postfazione di Mauricio Dupuis
Rassegna stampa
“Stupefacente romanzo La vita in sogno di Balso Snell, opera d’esordio dello scrittore americano Nathanael West. Di difficile lettura, anche per via della vasta rete di citazioni letterarie che contiene, questa breve narrazione conquista però subito per i suoi paradossi, per l’originalità assoluta dell’ambientazione simbolica, per il sarcasmo che contiene in grande quantità, capace di dissolvere come un potente acido corrosivo l’intero castello ideologico del romanzo tradizionale. […] Ecco, La vita in sogno di Balso Snell (ora molto ben tradotto da Cecilia Martini) è un romanzo dirompente, capace di intaccare la struttura stessa della Modernità di cui fa parte utilizzando, a questo scopo, gli strumenti della cultura di massa che nega. […]”
Renzo S. Crivelli – Il Sole 24Ore
”[…] Ma questo primo romanzo di West non fu scritto per finire tra i classici, anzi, per indispettire, tormentare, sfregiare. Cosa? La cultura superciliosa e l’accademia innanzitutto, e poi i poeti lirici e gli scrittori che tengono un diario privato ma spasimano per una pubblicazione. Con un tono da scanzonato divertissement, West infila alcune intuizioni che lasciano ammirati.”
Giordano Tedoldi – Libero
“Il romanzo breve d’esordio di Nathanael West (1903-1940), così come i racconti che seguono e che completano il volume, sono dichiaratamente una summa di proteste contro la scrittura, o meglio contro la stereotipatizzazione e la commercializzazione di quest’arte che da sogno sta diventando – all’epoca in cui l’autore vive – grezza e rozza realtà moderna e priva di potere.”
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Renzo Brollo – Mangialibri