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Land Ooh! analizza l’impatto sulle coscienze delle politiche neoliberiste che si sono avvicendate in Europa nell’ultimo mezzo secolo. Motivi di chiusura sociale — atomizzazione, individualismo, xenofobia, manipolazioni, perdita del sé collettivo — si amalgamano alla vicenda di un folto gruppo di lavoratori precari del Sud-Italia, alle soglie dei 50 anni e prossimi al licenziamento.
Land Ooh! entra nel merito della rabbia, dell’intimità dei sentimenti attizzati dalla frustrazione diurna, come delle visioni spettrali che si consumano durante la notte; coglie i toni aspri della concitazione nella lotta impari tra i precari e i potentati politico-imprenditoriali che ne tramano la cacciata dai luoghi di lavoro; si inserisce tra le pieghe della disgiunzione dei sensi dal senso conferito alle cose e alla vita.