1778, Trieste. Il delitto del capo della polizia, il bargello Gasparo Wentzel, scuote la città. Le indagini, svolte dal suo vice Franz Fuchs, se inizialmente ritengono responsabile la malavita ben presto si orientano altrove grazie a un silenzioso quanto breve incontro tra il poliziotto e un
misterioso personaggio. La nuova pista, basata su cervellotiche intuizioni e sul ricordo di lontani ed equivoci accenni fatti dallo stesso bargello, conduce, poco alla volta, a un’organizzazione clandestina dedita alla compravendita di anni di vita, che Fuchs suppone sia la mandante dell’omicidio.
La supposizione, malamente suffragata da un susseguirsi di testimonianze verbali e prove discutibili, allerta tuttavia due eminenti funzionari dell’amministrazione cittadina, che intravedono nell’evolversi del caso un grave pericolo per la loro condizione sociale.
Grazie all’offensiva giudiziaria promossa dai due contro Fuchs, il poliziotto sarà accusato del delitto e quanto svelato dalle sue ricerche messo in dubbio e tacciato di malsana fantasia.
“Un nuovo narratore si aggira tra Milano e Trieste. Di tutto rispetto, originale e divertentissimo. Non di primo pelo, anzi ricco d’anni, e perciò di saggezza e multiformi esperienze, che solo tardi ha imboccato con decisione la via della scrittura. Ma vi si muove con tale destrezza che sembra non avere fatto mai altro nella vita.”
Roberto Pagan – Artecultura