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“Usciti dall’autostrada, a Fano, si arrampicarono tra le verdi colline urbinati e dopo una serie di tornanti riconobbero, in lontananza, Cà Reforza, che si mostrò loro in tutta la sua bellezza: avvolta nel verde delle querce e con una lama di luce ad illuminare i tetti, in un limpido tramonto.
Rispettosi del luogo, parcheggiarono la macchina fuori dal centro storico; poi a piedi si avventurarono lungo la stradina che portava alla dimora di Carlo Tarquini, oltrepassando lo stretto passaggio della porta delle mura.
«Eccoci trasportati tre secoli indietro» disse sorridendo Alberto, mentre Giancarlo, annuendo, pensava che lì la vita doveva essere un mortorio terribile.”
L’ombra del corvo è il secondo episodio della trilogia L’enigma circolare e vede il ritorno dei personaggi principali del primo romanzo. Il giornale Rebound e la sua redazione si scontrano, questa volta, con due losche vicende: il fallimento di una piccola banca, e la conseguente impiccagione del suo gran patron, e l’efferato delitto di una prostituta cinese. Sullo sfondo della vicenda, che si snoda tra il Canton Ticino e il Sudan, aleggia l’inquietante sensazione della presenza di un regista nascosto, forse il vero responsabile di tutti questi crimini.
Intervista all’autore su Vipiteno Cultura
4° classificato al premio di narrativa “La locanda del Doge”
