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«Bevono solo acqua, ma non rimpiangono il vino: è la terra, l’aria, il mare, il loro amore a ubriacarli, a renderli ebbri di felicità, nella notte che si curva sulla spiaggia di Ploumanac’h.»
La giovane Fiorenza fin dalla nascita convive con un grave problema d’asma, che condiziona la sua esistenza. Necessariamente nel corso degli anni ha imparato ad accettare i limiti imposti dalla patologia. Delusa da due esperienze sentimentali andate male, la ragazza, che vive a Torino con una famiglia affettuosa e protettiva, decide di affrontare un cambiamento radicale nella sua vita. Conseguita la laurea, segue una specializzazione sul teatro medievale francese a Parigi, dove incontra l’uomo della sua vita. Philippe, trentenne archeologo, s’innamora di lei a prima vista: dopo un anno trascorso insieme, cerca e trova, grazie all’aiuto del padre di Fiorenza, un lavoro al Museo Egizio di Torino. Si trasferisce nella città sabauda e, quando il loro rapporto è ormai consolidato, decidono di sposarsi…