«“Ciao, Luna”, le disse guardando il suo tranquillo faccione. “Io ti devo chiedere scusa per tutte le cose che ho detto contro di te; aveva ragione il professore, tu non hai nessuna colpa”.»
Che la luna influenzi i sentimenti degli esseri umani è cosa sostenuta dai più, a partire da Aristotele. In una garbata polemica tra un anziano professore ed un giovane pescatore, insieme a quattro suoi amici, emergono le contraddizioni al comune sentire: i loro colloqui si intrecciano con la storia personale del ragazzo, la sua amareggiata vita affettiva e le opinioni dei suoi amici; ma il sopravvenire della guerra di Libia del 1911 li vedrà coinvolti.
Un susseguirsi di eventi segnerà così l’avvenire del giovane pescatore, senza però alterare il candore dei suoi sentimenti.
Le avventure e le opinioni dei cinque giovani, insieme al pensiero del professore, sono la trama di questo romanzo; ma l’ordito è scritto dal fascino della Luna e dalla sua ipotetica influenza sulle umane vicende.
Quanto peso ha avuto la Luna nel corso plurimillenario dell’umanità?
Rimarrà un quesito senza risposta.
È questo, il mistero discreto della Luna.