Il sogno di una foresta smarrita nella memoria, simbolo di un’epoca in cui l’uomo viveva in maniera essenziale: dall’Epopea di Gilgamesh fino a Stephen King, Marco Paci ripercorre storicamente l’evoluzione del modo di vivere e immaginare la foresta in una sorta di romanzo dell’uomo occidentale. I nostri rapporti con le foreste si muovono da sempre su due binari paralleli: da un lato le relazioni indotte da esigenze economiche (la storia dell’aggressione alla risorsa naturale), dall’altro la suggestione (l’immaginario – collettivo e personale – proiettato nelle selve). Il libro affronta prevalentemente il secondo aspetto, basandosi su testimonianze dell’impatto psicologico delle foreste sull’uomo: soprattutto opere letterarie, ma anche pitture, opere teatrali, musiche, film, trattati scientifici, diari di esploratori e tradizioni di popoli nativi di foreste africane e australiane.