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“So il respiro ultimo e il respiro
Primo, e la pausa dentro al respiro.
So il bisogno, il sogno, l’inappellabile
Dolore, il vacante significato.
So l’inestricabile fato di ogni essere,
Nel quale è occultata la verità.
So dove risiede il supremo movente,
La prima causa, impasto di incoscienza
E di volontà.”
Maria, una trovatella muta dall’origine sconosciuta, cresce su uno scoglio in mezzo al mare, affidata a una coppia di persone altolocate lì confinate. La bambina, sulla spinta dell’istinto e del destino, diverrà ribelle alle pretese educative e a ogni conformismo instaurando un rapporto straordinario con quell’entità suprema che è “dio precedente Dio”. È una storia che permette di sondare la componente oscura e inaccettabile della femminilità, connessa alle forze primigenie della creazione, e come l’individuo chiamato a esprimerla possa manifestare facoltà sconcertanti, atteggiamenti inaccettabili in una società progredita.
