«La Storia è il lungo racconto dell’evoluzione dell’umanità, fatta anche di piccole cose, di ‘pillole’ che talvolta ne hanno modificato il corso…»
Medioevo: poco più di mille anni, come comunemente inteso dalla fine dell’impero romano (476 d.C.) alla scoperta del Nuovo Mondo (1492). Mille anni che han visto modificarsi la geografia politica, i difficili rapporti tra una Chiesa in crescita e il potere laico, ma anche scoperte e grandi progressi nelle scienze, evoluzione delle lingue parlate e la cultura che riprende vigore.
Paralleli alla Storia dei grandi eventi, corrono piccoli avvenimenti che pur hanno lasciato una traccia notevole nella evoluzione sociale ed economica, un succedersi di fatti e piccole cose che hanno inciso nel quotidiano della gente comune.
Uno sguardo a questi avvenimenti ci regala l’immagine di un “Medioevo (quasi) inconsueto”, diverso dall’immaginario collettivo, spesso oggetto di luoghi comuni come l’inferiorità della donna, lo jus primae noctis, i servi della gleba, eroici cavalieri erranti in cerca di pulzelle da difendere, animali misteriosi, e persino il terrore della fine del mondo alla mezzanotte dell’Anno Mille.
Un Medioevo che certamente non è fatto di “secoli bui”, ma di avvenimenti e persone che ne hanno fatto una società viva e vivace, nonostante le avversità, in una evoluzione che ha rimosso le macerie di quello che fu il glorioso impero romano, caduto quando ormai di romano aveva ben poco.