“Enzo raccontò. E sua madre volle che fosse presente anche lui: era già grande, disse, e doveva sapere, comprendere. E in quel modo imparò. Certo ciò che era avvenuto realmente, i fatti, il significato dei fatti, gli fu del tutto chiaro solo col tempo: solo dal racconto che nel corso degli anni sentì molte volte da suo padre, dal nonno…, e anzi ancora più avanti quando ascoltò altri protagonisti, quando lesse, studiò la storia […] Allora, quella sera nella casa di Grazia, imparò però l’essenziale: la guerra, come aveva predetto suo padre prima di andarsene in Grecia, come aveva previsto zio Franco nei giorni dell’armistizio, la guerra era arrivata anche a Roma.”
Una raccolta di racconti sul filo della memoria. Memoria collettiva e memoria privata, del singolo individuo e di un intero Paese. La Storia, quella con la “s” maiuscola, è la grande protagonista di queste cronache di vita vissuta. Essa irrompe nelle vite dei personaggi che raccontano e si raccontano, ricordano con nostalgia e amarezza, vivono e rivivono fatti, sentimenti, sensazioni… Alcuni ne sono travolti, altri ne vengono appena sfiorati, tutti però tirano le fila di un’esistenza di cui sono a tutti gli effetti i principali artefici.