“Non valgo molto, lo ammetto. Ma lei, Gregory Arkadin? Non ha nulla, assolutamente nulla, sulla coscienza? E se un giorno sua figlia dovesse leggere qualcosa sul suo conto, qualcosa di cosí infamante da farle abbassare il capo per la vergogna? E se esistesse un rapporto confidenziale sul suo passato… con tutti i dettagli…”
Guy Van Stratten è soltanto un piccolo delinquente impegnato nel trasporto di merce di contrabbando. Durante uno scalo nel porto di Napoli si imbatte in un uomo che pochi istanti prima qualcuno ha ferito con un coltello. Prima di morire Bracco, questo è il suo nome, vuole regalare allo sconosciuto che cerca di soccorrerlo due nomi che potrebbero, dice, fare la sua fortuna: il primo è Gregory Arkadin, mentre l’altro, un nome di donna, risulta incomprensibile. Ma chi è Gregory Arkadin? Di lui si conoscono l’immensa ricchezza, le feste sontuose che organizza e la soggezione che incute il suo grande potere. Il suo volto è tuttavia sconosciuto e anche dell’origine della sua fortuna non si sa nulla. Van Stratten si mette sulle sue tracce cercando di fare breccia nel cuore della figlia Raina, ma a quel punto è lo stesso Arkadin a offrire all’avventuriero, forse soltanto per allontanarlo dalla ragazza, una missione che mai si sarebbe aspettato: svelargli il suo passato, ignoto perfino a lui. Per aiutarlo gli fornisce alcuni indizi da cui partire, ma forse la chiave di volta del mistero è proprio quel nome che le labbra di un moribondo non hanno saputo scandire.
Da questo romanzo – riproposto in una nuova traduzione e con una prefazione di Mauricio Dupuis che racconta la storia tormentata del libro – lo stesso Orson Welles trasse l’indimenticabile film “Rapporto confidenziale”.
Rassegna stampa
“Un meccanismo perfetto di agguati, un disegno diabolico che trasforma pure l’investigazione in un elemento inconsapevole della trappola. Una parabola del Fato, del tempo della propria esistenza che scompare nel nulla, dell’Io che avvicinandosi alla morte cerca di correre a ritroso, di inseguire e ritrovare il sé stesso di una volta.”
Claudio Magris – Il Corriere della Sera
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“Circondato da un alone leggendario, come tutto ciò che riguarda Orson Welles, esce nelle librerie “Mr. Arkadin” […]
Una scrittura veloce ma intrigante, sorretta da un triangolo d’eccezione: un misterioso personaggio, degno del Kane di “Quarto potere”, un avventuriero troppo sgargiante e un’indimenticabile femme fatale. “
la Repubblica
“Ma l’ha scritto (o non l’ha scritto) proprio Lui, il genio di Quarto potere, questo Mr. Arkadin, noto ai più soprattutto cinematograficamente parlando? Per saperlo (finalmente?) si legga l’insinuante prefazione di Mauricio Dupuis e poi si passi subito al romanzo, ritradotto di fresco. Elegante la confezione editoriale.”
Segnocinema
“Mr. Arkadin, uno dei tipici travagliati capolavori di Orson Welles (da noi Rapporto confidenziale), nasce da un manoscritto in puro stile noir dello stesso cineasta. La Robin Edizioni lo ripubblica, con una bella introduzione di Mauricio Dupuis che ricostruisce l’intricato iter.”
Ciak
“ […]Da allora più nulla fino a questa bella edizione di Robin, con la prefazione di Mauricio Dupuis che ripercorre la tortuosa genesi del romanzo e del film: un libro che si presenta come un dvd, bella idea visto che Mr Arkadin non è altro che la sceneggiatura dell’omonimo film, titolo italiano Rapporto confidenziale, […]
Bella scoperta, o riscoperta, questo libro; come sempre un Orson Welles gigantesco.”
Laura Figundio – Whipart.it, Canale Letteratura
Segnalato da “Rapporto confidenziale – Rivista digitale di cultura cinematografica”
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Interviste
Ascolta l’intervista radiofonica a Mauricio Dupuis, autore della prefazione al libro, su Radio Lombardia
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