Nella Vecchia Fattoria la vita fra uomini ed animali scorreva piacevolmente: gli animali fornivano all’uomo il loro lavoro e i loro prodotti, l’uomo li accudiva e provvedeva alla loro quotidiana alimentazione. E così l’asinello, la capretta, il maialino erano felici e cantavano con gioia.
Quante bugie raccontiamo ai bambini!
Un giorno la fattoria viene trasformata in agriturismo e l’oasi felice si rivela nella sua cruda realtà. È l’asino Arturo a scoprire la crudele sorte degli animali che vengono allevati dagli uomini per diventare cibo sulle loro tavole.
L’asinello resta sconvolto a tal punto da convincere tutti gli altri animali a ribellarsi al dominio dell’uomo. Scoppia così la rivoluzione degli animali domestici, che si rifiutano di collaborare con i padroni per dimostrare quanto sia importante il loro lavoro per la sopravvivenza del genere umano, ed aprono un impietoso processo all’uomo nel quale tutte le specie presentano le loro accuse, le loro richieste, le loro condizioni.
La pacifica convivenza appare tuttavia molto difficile da realizzare ed occorrerà la tenera amicizia tra un asinello ed un bambino, Michelino, il figlio dei proprietari dell’agriturismo, per trovare una valida soluzione. Sarà lui infatti a proporre la realizzazione della prima Fattoria integrata Uomo-Animali, nella quale nessun animale verrà più ucciso, aprendo così una porta alla speranza.