Nero fuori è una raccolta di diciannove racconti.
Le storie sono quasi tutte ambientate negli anni Ottanta, decennio spartiacque tra due vere e proprie ere geologiche. Vedono protagonisti personaggi nati e cresciuti secondo certi schemi, ognuno inserito in un preciso contesto sociale e geografico e alle prese con le più strampalate manie, fissazioni e ossessioni.
Nero fuori perché nessuno dei protagonisti è come si mostra, perché essere e apparire non sempre corrispondono. Alcuni di loro risultano intrappolati nei meccanismi della società, altri celano una doppia personalità, altri ancora devono fare i conti tra realtà e paradosso, tra vizi e virtù, costumi e malcostumi, vitale bisogno di ancoraggio ed evasione.
Nell’autore non c’è giudizio, celebrazione o condanna. Il tutto, semmai, spesso si traduce in un umorismo amaro e a tratti nostalgico. A emergere sono i racconti, che scorrono uno dopo l’altro come fotografie, e i loro protagonisti, che agiscono come burattini di un teatrino. Sullo sfondo un’Italia che da bianco e nero sta diventando a colori.