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«Camminare sulle nuvole è facile. Bisogna solo togliersi i vestiti, levarsi le scarpe e avanzare a piccoli salti. La tragedia capita se abbiamo pensieri grevi, per esempio, la notizia che nostra suocera verrà a stare da noi per un po’, o il ricordo delle promesse di un politico.»
Dal racconto di una riga, umoristico e paradossale, a quello di varie pagine con tutta la tensione drammatica della resistenza alla dittatura, queste storie, aquiloni di fantasia nel cielo torbido della cronaca, toccano molte corde, dominicane e di ogni luogo, dallo stordimento alcolico della musica alla violenza di genere, dallo sperduto paesino di frontiera raggiunto da internet all’ospizio dove finiscono i boia, dall’onnipresenza dei delatori a un amore per sordomuti, da una madre che non deve addormentarsi (perché chi appare nei suoi sogni muore) fino al peggior incubo del dinosauro: l’uomo.