“Per tutta la mia vita sono stata tra gli Indiani. Amavo gli Indiani quando ero bambina. Sono stata qui, in questo paese selvaggio per molti anni. Occorrono anni di gentilezza e di studio per capire gli Indiani… Gli Indiani di qui sono arrivati a prendersi cura di me. Mi hanno dato un nome. Credono in me, hanno fiducia in me. Mi chiamano per dirimere le dispute, per dividere le proprietà lasciate dai loro defunti, per raccontarmi i loro dispiaceri. Ho imparato a conoscere i loro sogni, la loro religione, le loro leggende, preghiere e poesie, la loro medicina, il significato delle loro danze. E più imparo e più li amo e li rispetto.”
Nophaie l’Americano. Quando un popolo svanisce (“The Vanishing American”) è la storia di Nophaie, un Navajo rapito ancora bambino per essere istruito in una scuola dell’Est, che ritorna fra il suo popolo dopo diciotto anni. Storia d’amore appassionata e insieme vigoroso e ispirato romanzo di denuncia, basato sulla realtà della vita nelle Riserve indiane, fu dapprima pubblicato a puntate in rivista nel 1922. Le forti pressioni subite dagli editori, anche da parte di gruppi religiosi, per impedirne l’uscita in volume, imposero un cambiamento radicale nella conclusione della vicenda. Al lieto fine originale, incompatibile con ogni pregiudizio razzista e integralista, l’autore fu così costretto a sostituire il finale drammatico con la morte del protagonista, e in tale versione il romanzo è stato poi sempre ristampato. In questa nuova edizione si ripropone invece, del tutto inedita in Italia, anche la vera conclusione della storia, così come era stata originariamente concepita da Zane Grey.
A cura di Marco Catucci
