“Cos’era quel tavolo apparecchiato, quella mousse con foie-gras da spalmare sui crostini caldi? Un aperitivo? No, assolutamente no. Era un messaggio, chiaro e forte.”
Un anno è bastato a Sasha Trieste per dare un colpo di barra alla propria carriera.
Abbandonato il suo ruolo nella Polizia Serenissima, ha fondato un’agenzia rivolta al privato dove passa le giornate nei panni di investigatrice cool, indagando su tradimenti e reati comuni. Solo l’ipotesi che una serie di omicidi tra i cuochi dello scenario internazionale sia legata da un filo nascosto potrà farla tornare alla ribalta, spingendola oltre il bordo, al di là di quel confine tracciato che divide lecito ed azzardo.