Le inchieste di un commissariato di frontiera
Noir ambientato a GORIZIA – NOVA GORICA
«Infilò la mano nella borsa e strinse forte il ferro gelido, oltre il tessuto del guanto. Con l’altra mano impugnò il tagliacarte. Salì quei pochi gradini di legno consumato. La porta del pulpito era socchiusa e l’aprì con il gomito. Allo stesso modo spostò la tenda. Lui riuscì soltanto a vedere che laggiù, sulla mensola del confessionale, la chiave non c’era.»
In una via di Gorizia uno strano oggetto abbandonato riflette la luce di un lampione mentre, dall’altra parte del confine impalpabile, sul pulpito di un’antica chiesa del Carso sloveno, la morte attende qualcuno. L’ispettore Kaucich, il sovrintendente Casertano, l’assistente Zingerle e l’agente Bregant affrontano un’avventurosa missione nella neve per raggiungere Marko Devetak, capo dell’anticrimine di Nova Gorica. Lo scenario delittuoso è dominato da tre santi raffigurati in una pala d’altare ed è disseminato di impronte tra loro identiche. Ma i misteri non viaggiano mai da soli: Zingerle riceve da Vienna sconcertanti messaggi da una donna sconosciuta, proprio quando le lettere di Isidoro, fante austroungarico impegnato sul fronte orientale, riemergono dal passato. In una cartolina di guerra uno dei soldati feriti presenta una certa somiglianza…
Rassegna stampa
“Uno stimolante trasferimento di cultura e storia nella letteratura di genere, in bilico sul confine di Stato goriziano, che forse è l’unico punto su cui appollaiarsi per riscoprire la complessità della nostra città e del suo territorio.”
Martina Luciani – Piazza Traunik
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