Disponibile anche in ebook
«[…] ora il tempo lungo mi accompagna e governa il mio sistema in modo da non sentirmi in affanno. Osservo, noto, guardo, ascolto, sento, ausculto, mi stupisco: questo è il mio nuovo mestiere, e mi piace.»
Luce. Stroke. Buio. Passo. Queste quattro brevi parole rendono a pieno il prima e il dopo della vita di Francesco Malgaroli. Quarantacinque anni, una brillante carriera da giornalista, si trova improvvisamente a dover combattere una battaglia impari. Un ictus lo priva della sua indipendenza, della memoria, ma soprattutto della parola, detta e scritta, che è lo strumento del suo mestiere. Francesco non si arrende e, grazie anche ai suoi affetti più cari, trova dentro di sé la forza di ricominciare. E di raccontarsi in questo libro, spontaneo e sincero, che è un viaggio a ritroso, un ritorno a quel punto zero, che ha segnato la fine, ma anche un nuovo inizio.
Rassegna stampa
“Il racconto in prima persona della lenta risalita, fisica e psicologica, dopo l’ictus che lo lascia con difficoltà di movimento e soprattutto con gravi difficoltà di parola.”
Accaparlante
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“una storia coinvolgente in cui l’autore si è messo a nudo raccontando i successi e gli errori, che forse aiutano ad apprezzare i primi ancora di più.”
Angeli press
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“Francesco Malgaroli che si è lasciato alle spalle l’afasia causatagli dall’ictus. A quarantacinque anni, nel mezzo della sua carriera, nel pieno delle forze. Dopo aver innalzato, da giornalista, ogni giorno un altare alla parola, si trova di colpo abbandonato: «Le parole erano chiuse dietro un panno scuro, e non c’era aria lì dentro, soltanto odore di muffa, di sostanze andate a male, non c’era nessuno in grado di pulire»”.
la Repubblica
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Su Radio Tre, all’interno della trasmissione Fahrenheit Malgaroli parla del suo romanzo
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