Le parole come terapia, come strumento di consapevolezza e luogo in cui riconoscersi.
Queste sono poesie che attraversano il dolore sotto varie sfumature e ne rintracciano un senso e un valore. Quotidianità, individualismo, malattia, confronto con la morte, solitudine, tempo sospeso: tutto sfocia nella ricerca di un Io, come luogo di rinascita e di dialogo tra fragilità e tenacia.
PsicoPoetica è un viaggio nella riscoperta delle parole come alleate contro il dolore psicologico e l’indifferenza dell’egocentrismo, è un racconto maieutico per soffermarsi negli angoli sconosciuti dell’anima e per darle una forma.
Articolo sulla Gazzetta del Sud, 28/05/24