Disponibile anche in ebook
«[…] si stava bene in quella luce morente, tra quelle strane persone, ad ascoltare quelle storie bislacche sorseggiando un’ottima grappa. Tutto era assurdo, là dentro; eppure così semplice e più reale del mondo reale […]».
Un mirabolante intreccio di vicende misteriose e inquietanti, terrificanti e grottesche, romantiche e commoventi, narrate dai bizzarri inquilini di un appartamento senza nome. Quale agghiacciante lezione ha ricevuto Bercellone? Come accidenti ha fatto il Bimbetto a evadere? Quale diabolico sortilegio nasconde la Casetta? Davide ha commesso solo un tragico errore? Luigi ha davvero Il Problema più grave di tutti? Danilo Neri si siede sul divano e pone l’inevitabile domanda ai bizzarri inquilini: chi siete? Margherita e i suoi amici, spiritosi e ciarlieri, rispondono alla domanda. E raccontano, raccontano, raccontano…
Rassegna stampa
“Merita di essere letto, tutti dovrebbero sconvolgersi con la storia della casetta misteriosa, commuoversi a leggere del professor Von Fritz o ridere per la punizione che Margherita dette al professor Bercellone.”
Amanti dei Libri
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“…un romanzo che ti avvolge e coinvolge in un mondo fantastico ma al contempo estremamente reale. Un mondo fatto di incontri, scontri, innamoramenti, idiosincrasie, cocciutaggini, quello che l’autore chiama il Mio problema e che di fatto appartiene ahimè a ognuno di noi.”
RecensioneLibro
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“un libro speciale, uno scritto dove la normalità della vita diventa straordinaria, un incontro tra il magico mondo dei sogni e il gotico universo degli incubi.”
Libri e Recensioni
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“Bianco ha qualcosa di Rodari nelle invenzioni continue, briose e umoristiche; qualcosa di Tarantino nella struttura, come detto; qualcosa di Ammaniti nei toni e nelle situazioni rappresentate, nella tensione tra il faceto e lo spaventoso; qualcosa della Rowling nella prima parte del libro, che tende maggiormente al fantasy. Si parlerà molto in futuro anche di lui, come, a quanto sembra dall’opera prima, meriterebbe? Uno di quei libri che esaltano il lettore, finiscono troppo presto, fanno venire voglia di leggere altro di questo o di tanti altri autori, e perché no… anche di tentare di scrivere.”
Blog Mangialibri
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