Entrare in un bar di paese, sedersi, ordinare una birra, aspettare. Che cosa? E se il bar fosse sulla spiaggia? E se arrivasse una donna bellissima a chiedere una sigaretta? E se il bar non fosse un bar, ma qualcos’altro, un luogo di meditazione e di immaginazione, dal quale partire con la mente e andare altrove, verso la felicità o semplicemente verso un altro luogo, al di fuori di noi?
Con un computer davanti e una birra a fianco, Alessandro Schiapparelli parla al lettore come farebbe un amico, gli parla di sé, di quello che vorrebbe fare, dei suoi sogni, ma soprattutto di se stesso.
Un’autobiografia nel tempo di una bevuta, in attesa della prossima spillatura.