Una storia che si svolge nella prima metà del secolo scorso quella di Emilia, che nasce nella campagna nei dintorni di Arezzo e, ancora bambina, subisce la perdita della mamma. Il trauma per questo lutto la seguirà per tutta la vita e la renderà consapevole sin da subito della realtà in cui vive. Capisce che le donne non hanno gli stessi diritti degli uomini e che è la sua stessa comunità, compresa la sua famiglia, ad avere condannato sua madre a una fine tanto terribile quanto ingiusta.
La vita adulta non le risparmierà nessuna prova e, ancora una volta, il suo essere donna la porterà a dovere affrontare giudizi e condanne.
La guerra, che fa da sfondo alla storia, paradossalmente la metterà nella condizione di scegliere tra la vita che il mondo le impone e la sua libertà di emancipazione. Una scelta dura e non priva di rinunce e conseguenze a cui lei non solo non si sottrae, ma persegue a ogni costo.