Il noir, da qualche anno, sta vivendo in Italia una fase di eccezionale successo: il pubblico ama il genere e sembra inarrestabile la crescita del numero degli autori e dei titoli. Quali sono le caratteristiche attuali del “nero made in Italy”? E quali elementi definiscono la tradizione e la produzione noir in Francia, Inghilterra, Germania, Stati Uniti e, fenomeno recentissimo, in Russia? È possibile confrontare le vie seguite dal “nero” italiano con le tendenze in atto in altre nazioni o si tratta di percorsi del tutto diversi che, al di là dei luoghi comuni, è del tutto improprio accostare sostenendo l’esistenza di modelli “forti” o predominanti? A queste domande ha cercato di rispondere la terza edizione di Roma Noir, un appuntamento annuale con il romanzo nero dell’Università di Roma “La Sapienza”, che dal 2004 affronta i temi principali della letteratura di genere attraverso un confronto fra studiosi, critici, scrittori ed editori.
Rassegna stampa
“Chiamateli gialli o noir, fatto sta che i thriller sono in cima alle
preferenze dei lettori… A una prospettiva non solo italiana è improntato il volume a cura di Elisabetta Mondello Roma noir 2006.”
Roberto Carnero, L’Unità
Giliola Chistè © (Foto di copertina)