Storie di fedeltà, di amicizia e gratitudine, che hanno tutte per protagonista “il migliore amico dell’uomo”. Grazie alla penna di alcuni grandi scrittori, il cane diventa un indimenticabile personaggio letterario capace di esprimere, attraverso il suo sguardo, pensieri che non difettano di quella profondità e razionalità che riteniamo di nostra esclusiva pertinenza.
Questa raccolta di racconti ci fa riflettere sulla lunga e reciproca fedeltà che unisce l’uomo al suo speciale compagno di vita. A partire dall’incontro, che spesso è un vero e proprio colpo di fulmine che li lega per sempre. Ecco allora sfilare il bull-terrier Garm “che vale più di molti uomini”, e poi Kastanka, Rex, Buck, Riquet, Bruto e Roosevelt, insieme a tanti altri.
Gli “scrittori che scrivono di cani” qui presentati – Anton Cechov, G. K. Chesterton, Colette, Anatole France, O. Henry, Jerome K. Jerome, Rudyard Kipling, D. H. Lawrence, Jack London, Sir Hugh Walpole – riescono a farci sorridere sulle nostre debolezze e a sorprenderci scoprendo virtù inaspettate nei nostri amici a quattro zampe.