Dopo il successo de Gli assassini di Cristo, tornano i poliziotti del commissariato di Scrafani in una nuova indagine che li vede alle prese con un crudele e spietato serial killer.
In Sicily crime non c’è il perfetto modo d’indagine supertecnologico alla CSI fatto di torce, pennellini, computer, polverine, che la televisione ci ha abituato a vedere.
Non ci sono poliziotti patinati, belli, tipici, colti, fighi o maledetti importati dall’America in prodotti da conio dozzinale.
In Sicily crime c’è la contrapposizione a tutto questo. Ci sono solo quattro coscienziosi sbirri siciliani con i loro problemi reali di uomini comuni, con nevrosi dettate da trasferimento, divorzio, malattie ecc.
Ma c’è ancora di più, tutto sembra serio, credibile, credibilissimo e fa ridere.