“Niente è più forte di un’idea di cui sia giunto il tempo”, ed è questo, di fronte alla tragedia più immane della storia moderna e contemporanea, il tempo, “se non ora quando?”, per osare quel salto di qualità, che possa per davvero reimpostare la diseguale e disumana distribuzione delle risorse e delle ricchezze individuali e collettive e rifondare, nella sua integrità, la dimensione umana, saldando tra loro le straordinarie energie dell’uomo con le immense potenzialità, offerte dall’uso non “speculativo” del progresso tecnologico.