Il Giappone feudale vide la nascita di una delle più straordinarie figure di guerriero professionista mai esistite, il samurai, capace di coniugare sofisticate abilità di combattente con una profonda cultura e una rigida educazione interiore.
La classe samurai, emersa dalle nebbie nei primi secoli di storia nipponica tra l’VIII e l’XI secolo, sostituì ben presto la precedente classe dominante dei nobili di corte (kuge) e dopo la guerra Genpei (1180-1185) assunse definitivamente il controllo del Paese, mantenendolo fino al 1868.
Il bushid? (la via del guerriero) rappresentò per i samurai un codice etico corrispondente alle virtù cavalleresche dei paladini europei. Tali doti di coraggio, lealtà, onore, benevolenza, sincerità e giustizia furono messe in evidenza durante le numerose vicende belliche della turbolenta storia feudale, rendendoli di fatto immortali.
Questo saggio è il risultato di tre anni di accurata ricerca accademica che ha portato l’Autore a contatto con le variegate realtà della tradizione samurai tuttora esistenti in Giappone, e costituisce uno studio approfondito a livello storico e una rievocazione dei fatti e personaggi che ancora oggi sono alla base delle leggende e del folklore nipponico.