“In macchina erano in sei; i quattro albanesi assopiti dietro, Maurizio al volante, che muoveva solo la bocca, recitando le sue litanie più o meno rabbiose, e Michele che gli russava vicino.”
Zona dell’Irpinia, estate 1994. Frate Maurizio del Convento di San Francesco a Folloni parte una mattina per accompagnare delle persone emigrate alla fermata di un autobus. È così testimone, insieme al “monaco mancato” Michele, della manovra sbagliata dell’autista e della conseguente caduta di Mirdita.
Poco dopo Michele sparisce. Così alle prognosi ospedaliere si intrecciano le ricerche della polizia costretta a giostrarsi tra loschi affari di caporalato e droga, senza la certezza di riuscire a incastrare i colpevoli.