“Fermarmi su questi ricordi e diffonderli attraverso la scrittura non è una prova di narcisismo letterario fine a se stesso. E poi è bene lasciare ai figli la parte non soltanto artistica della propria opera.”
Pubblicato nel 1912, questa autobiografia è considerata la principale fonte di informazioni sulla vita di Conrad: l’istruzione in Polonia, la partenza in nave da Marsiglia, l’importante figura dello zio, la genesi del suo primo romanzo La follia di Almayer. Ripercorrendo le sue opere, lo scrittore si confronta con i dilemmi morali che lo assillavano e riflette sulla solitudine e sulle profonde urgenze interiori che premono sull’individuo e sulla società. Dopo la sua pubblicazione, Conrad si preoccupò del danno che il libro avrebbe potuto arrecare alla sua reputazione e scrisse, per due edizioni successive, due testi di accompagnamento per meglio chiarire certi avvenimenti. Entrambi sono qui fedelmente riportati.