Ti scriverò, Letizia,
della cieca passione,
del fato, dell’incanto
dell’umana natura.
Ti scriverò dipoi
del mio mondo interiore,
di questi tempi bui
e della mia sventura.
Io scriverti vorrei
di vertute e scienza,
di cui però son privo.
Ti scriverò così,
o Letizia adorata,
della nostra bellezza,
dell’amore cortese,
quel che per te coltivo.