Perché Annibale, detto il Mago per la sua enorme capacità di stratega militare, dopo aver distrutto l’esercito romano a Canne, la battaglia meglio riuscita nella storia, non attacca la stessa Roma, ormai quasi priva di difese?
L’autore, affascinato da questo interrogativo, cercando tra le ombre più oscure della storia, ha trovato una possibile soluzione: uno strano personaggio, apparentemente di nessun rilievo, che forse ha giocato un ruolo non indifferente per riuscire a sconfiggere Annibale, non sul campo di battaglia, ovviamente, ma allora come?