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“La verità è che la vita e la morte sono gli unici treni perfettamente in orario.”
Salvatore ha 72 anni, è un uomo dedito alla famiglia, al lavoro e alla fede. Di professione fa il custode del cimitero, mestiere ereditato dal padre, che svolge con spiccata empatia nei confronti di chi va e di chi resta.
Col passare degli anni è diventato il simbolo del luogo in cui vive, Roccadoro, un mitico borgo incastonato su una cima remota dell’Appennino Centrale.
L’inverno del 1972 ha in serbo inaspettate conseguenze per il paesino e i suoi abitanti: una bufera implacabile e l’improvvisa morte di Salvatore.
La tormenta bloccherà il sentito rituale della sepoltura, ma la famiglia del custode farà di tutto per celebrarlo.
In una costante alternanza tra passato e presente, conosceremo le vicende dei residenti di Roccadoro, i loro traumi e le loro perversioni, sino al culmine di un fi nale inatteso, dalle tinte celesti.