David Grief è un ricco avventuriero con gli occhi azzurri e la pelle abbronzata. Come Jack London approda sugli atolli che circondano lagune di cristallo veleggiando sopra golette che sfiorano le scogliere coralline e navi a vapore che sfidano bufere equatoriali. Incontra indigeni simili a semidei e pirati mezzi diavoli e mezze bestie, in un mondo da leggenda dominato dalle emozioni e dall’avventura, dove il denaro viene sperperato con una partita a carte o conquistato a caro prezzo.
Durante le sue scorribande sui Mari del Sud conosce e redime alcolisti cronici e canaglie, ricchi rampolli viziati e truffatori, re indigeni obesi e sottomessi, capi cannibali scheletrici e collerici. Malgrado tutto, è questo il vero Eden perduto, dove si vive ancora la vita vera, che va affrontata come un rischio da correre per il semplice gusto del rischio.
Questo libro di Jack London, riproposto dalla Robin in una nuova traduzione dopo cinquant’anni di assenza dalle librerie, fa parte di quel gruppo di romanzi d’avventura sui mari tra i quali spicca il celebre “Il lupo di mare”.
Traduzione e postfazione di Lilli Monfregola