Sembra un giorno come tanti quello in cui la vita di don Arlocchi viene sconvolta da un’insolita notizia: il professor Checcacci, noto ateo “mangiapreti”, si è dato la morte e lo ha designato suo erede universale. Il nostro povero prete, ormai ricco di fatto, si trova così a dover gestire un’enorme fortuna che fa gola a molti: tanto ai nipoti del morto, che arrivano a sporgere denuncia e a intentare un’azione legale pur di riappropriarsi di ciò che ritengono proprio di diritto, sia a un subdolo Monsignore che di cognome fa Soldi e – nomen omen – si mostra non proprio in linea con il voto di povertà.
Ma don Arlocchi può contare su amici fidati, che riescono a sostenerlo al meglio nell’amministrazione dell’eredità e nella realizzazione di un progetto che gli sta particolarmente a cuore: quello di restaurare il vecchio Ospedale di Breno affinché diventi una dimora pronta ad accogliere le giovani ragazze madri e a reinserirle nella società, offrendo loro la possibilità di apprendere un mestiere. Ma se a bussare alla porta è un giovane ragazzo padre? Lo scrupolo del nostro vecchio prete non potrà che condurlo verso la soluzione migliore…