Virginie lo ascoltava sconvolta dal terrore. Si guardò le vesti insanguinate, si rese conto di essere alla mercé di un uomo spietato, inesorabile, e si torceva le mani con un gesto di muta implorazione, sottomessa.
Virginie, ballerina nemmeno diciottenne, vuole approfittare della propria bellezza per conquistare un buon partito e trasformarsi in una rispettabile dama dell’alta società. Commette tuttavia un errore fatale quando si promette in matrimonio a due pretendenti: uno di loro, infatti, decide di sbarazzarsi del rivale. Costretta a fuggire e cambiar vita, la ragazza deve sommare menzogne a menzogne per proteggere i propri segreti e ottenere ciò che vuole. Quello che non ha previsto è che il passato la aspetta al varco e la vendetta di tutti quelli che ha ingannato si annuncia feroce, perché la scaltra fanciulla non è l’unica a elaborare diaboliche macchinazioni…
Tradotto per la prima volta in italiano, questo thriller a orologeria conferma il talento della Alcott nel delineare dark lady spietate e complesse, contrappasso letterario per una società che pretendeva di chiudere le scrittrici dell’epoca entro i troppo angusti recinti del perbenismo.
A cura di Sergio Calderale
Rassegna stampa
“A distanza di oltre mezzo secolo dalla morte della celebre autrice della saga di Piccole donne, si è scoperto che Louisa May Alcott scrisse e pubblicò numerosi thriller e romanzi noir utilizzando uno pseudonimo, A. M. Barnard. In queste storie, protetto dall’anonimato, emerge senza più freni il profondo femminismo della scrittrice, che delinea il carattere di donne forti, calcolatrici e pressoché invincibili, che manipolano gli uomini al loro fianco…”
Paperback.it
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“Arriva per la prima volta in Italia il romanzo della grande scrittrice americano Louisa May Alcott, V.V. Trappole e Tradimenti, un imperdibile romanzo dalle tinte noir che mostra al grande pubblico un lato inesplorato e oscuro dell’autrice di Piccole donne.”
Le parole di Nembrot
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“La scrittrice si servì dello pseudonimo per necessità economiche, ma in particolare per poter trattare di argomenti, che delineavano nettamente il suo spiccato femminismo e anticonformismo, in contrasto con il maschilismo vittoriano dell’epoca: le protagoniste dei suoi romanzi, infatti sono tutte donne che ‘usano’ gli uomini per divertimento; tabù che andava controcorrente al finto moralismo inglese, di un’epoca ipocrita e piena di pregiudizi come quella vittoriana.”
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